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Un sito critico sui messaggi della Vera Vita in Dio di Vassula Rydén

Vassula e il Vaticano

Documenti di messa in guardia della Chiesa cattolica sugli scritti e attività  di Vassula Rydén

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Sommario

  1. 1995 - Notificazione della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF). 6 ottobre 1995. Il documento elenca gli errori dottrinali contenuti nei messaggi della Vera Vita in Dio, menziona "il carattere sospetto delle modalità con cui avvengono tali presunte rivelazioni" e il "disordine ecumenico" causato dall'abitudine della Sgra. Rydén di ricevere frequentemente i Sacramenti cattolici, "mettendosi fuori della disciplina ecclesiastica" della sua Chiesa greco-ortodossa. La Notificazione chiede ai vescovi di non autorizzare la promozione della Vera Vita in Dio nelle loro diocesi e invita i fedeli a "non considerare come soprannaturali gli scritti e gli interventi" della Sgra. Ryden.  La validità  della Notificazione fu immediatamente contestata dai suoi seguaci, argomentando che non era stata firmata dal Cardenale Ratzinger, capo della Congregazione, e che si trattava di una semplice "opinione" che poteva essere ignorata [http://www.pseudomystica.info/tlignotificationsreTLIG.htm].

  2. 1996 Comunicato Stampa del Cardenale Ratzinger riguardo alla Notificazione La Congregazione per la Dottrina della Fede conferma la validità della Notificazione su Vassula e annuncia la sua pubblicazione in Acta Apostolicae Saedis con la firma del Cardenale Ratzinger. Riguardo le dichiarazioni che gli erano state attribuite in occasione del suo viaggio in Messico, Ratzinger nega di aver minimizzato il contenuto della Notificazione e ribadisce che gli scritti della Vera Vita in Dio contengono elementi che sono "negativi alla luce della dottrina cattolica" e che i fedeli non dovrebbero appoggiarsi su presunte rivelazioni, ma seguire la "Parola di Dio rivelata e le direttive del Magistero della chiesa".

  3. 1999 Intervista del Cardenale Ratzinger di Dr.Christian Hvidt. Anche questa intervista fu presentata dai seguaci di Vassula Rydén come una negazione della validità della Notificazione, benché il Cardenale Ratzinger afferma nuovamente che sebbene gli scritti contengono alcuni elementi positivi, il "grano buono è misto al loglio" e "la fiducia illimitata va posta soltanto nella effettiva Parola della Rivelazione che incontriamo nella fede trasmessa dalla Chiesa."

  4. 2002-2004 Dialogo con la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) In seguito agli interventi di lobby del Dr. Christian Hvidt, un seguace di lunga data della Sgra. Rydén, la CDF diede la possibilità a Vassula di fornire chiarificazioni riguardo alcuni dei punti sollevati nella Notificazione, ciò che lei fece per scritto. Benché si parli di un "dialogo", ci furono solo due lettere scambiate: quella della CDF elencando le domande e la risposta della Sgra Rydén. In seguito, la CDF inviò in luglio 2004 una lettera a cinque Conferenze episcopali informandoli delle chiarificazioni fornite dalla Rydén. Ma la Notificazione non fu ne cancellata ne modificata. Questo non impedì ai promotori di Vassula di tentare di presentare quella lettera come un ribaltamento della Notificazione.

  5. Alla fine del 2004, la Sgra. Rydén chiese un udienza col Cardenale Ratzinger. Quest'ultimo la concesse in forma "semiufficiale". Una foto di questo incontro fu presa dal Dr. Hvidt. Come racontato dallo stesso Hvidt, Ratzinger accettò a condizione che la foto non fosse utilizzata per "propaganda a buon mercato". Ma Hvidt scrisse un resoconto del "dialogo" che fu pubblicato in un sito apposito su Internet ed illustrato con la foto del incontro. Inoltre autorizzò l'uso pubblico della foto attraverso Wikimedia Commons. La foto dà la falsa impressione che Vassula gode dell'appoggio del Cardenale Ratzinger ed è utilizzata fino ad oggi per promuovere le conferenze e i libri della Rydén.

  6. 2007 Lettera circolare ai Presidenti delle Conferenze episcopali circa gli scritti e le attività della Sgra. Vassula Rydén. - Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) - 25 gennaio 2007  [http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070125_vassula-ryden_it.html] La lettera fa riferimento al dialogo che la Congregazione ebbe con la Sgra. Rydén in 2002-2004, e che portò alla conclusione che gli scritti "non si presentano come rivelazioni divine, ma piuttosto come sue meditazioni personali".  Nonostante le chiarificazioni date da Vassula, il giudizio dottrinale negativo della Notificazione è riconfermato e la partecipazione dei Cattolici nei gruppi di preghiera della Rydén è considerata inopportuna. La Sgra. Rydén inviò una lettera aperta di protesta alla Congregazione, ma invano.

  7. La situazione oggi: I siti e le pubblicazioni favorevoli a Vassula Rydén continuano a dare interpretazioni "positive" dei documenti della Chiesa, per poter mantenere un seguito cattolico. In generale, le diocesi cattoliche non permettono che le attività della Sgra. Rydén siano promosse nelle loro parrocchie. Nel 2011 e 2012 diverse diocesi francesi hanno pubblicato delle messe in guardia sulle riunioni ed insegnamenti di Vassula basati sui documenti vaticani qui sopra.

 

        

25 gennaio 2007:

Lettera circolare ai Presidenti delle Conferenze episcopali circa gli scritti e l'attività della Signora Vassula Rydén

 

Eminenza / Eccellenza,

continuano a pervenire alla Congregazione per la Dottrina della Fede domande di chiarimento circa gli scritti e l'attività della Signora Vassula Rydén, in particolare per quanto concerne il valore dellaNotificazione del 6 ottobre 1995 e i criteri da seguire per definire le disposizioni della Chiesa locale riguardo all'opportunità di diffondere gli scritti della Sig.ra Vassula Rydén.

A questo proposito la Congregazione intende precisare:

1) La Notificazione del 1995 resta valida per quanto riguarda il giudizio dottrinale sugli scritti esaminati.

2) La Sig.ra Vassula Rydén, nondimeno, a seguito del dialogo intercorso con la Congregazione per la Dottrina della Fede, ha fornito chiarimenti su alcuni punti problematici che apparivano nei suoi scritti ed anche sulla natura dei suoi messaggi che non si presentano come rivelazioni divine, ma piuttosto come sue meditazioni personali (cf. Vassula Rydén, Lettera del 26 giugno 2002, pubblicata su True Life in God, vol. 121, XXI-LI). Dal punto di vista normativo, quindi, dopo le suddette chiarificazioni, occorre una valutazione prudenziale da fare caso per caso, tenendo conto della possibilità concreta che hanno i fedeli di leggere gli scritti nel contesto di tali chiarificazioni.

3) Si ricorda, infine, che non sembra opportuna la partecipazione di cattolici ai gruppi di preghiera organizzati dalla medesima Signora Rydén. Per quanto riguarda eventuali incontri ecumenici i fedeli si attengano alle disposizioni del Direttorio ecumenico, del Codice di Diritto Canonico (can. 215; can. 223, § 2; can. 383, § 3) e degli Ordinari diocesani.

Nel comunicarLe quanto sopra profitto della circostanza per professarmi con sensi di distinto ossequio

devotissimo

William Cardinale Levada
Prefetto

 

 Fonte: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070125_vassula-ryden_it.html

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Notificazione della Congregazione per la Dottrina della Fede su Vassula Rydén

6 ottobre 1995

 

Molti Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici, si rivolgono a questa Congregazione per avere un giudizio autorevole sull’attivit� della signora Vassula Rydén, greco-ortodossa, residente in Svizzera, che va diffondendo negli ambienti cattolici di tutto il mondo con la sua parola e con i suoi scritti, messaggi attribuiti a presunte rivelazioni celesti.

Un esame attento e sereno dell’intera questione compiuto da questa Congregazione e proteso a “mettere a prova le ispirazioni per saggiare se provengono veramente da Dio” (Cfr. 1 Gv 4,1), ha rilevato - accanto ad aspetti positivi - un insieme di elementi fondamentali che devono essere considerati negativi alla luce della dottrina cattolica.

Oltre ad evidenziare il carattere sospetto delle modalità con cui avvengono tali presunte rivelazioni, è doveroso sottolineare alcuni errori dottrinali in esse contenute.

Si parla fra l’altro con un linguaggio ambiguo delle Persone della Santissima Trinità, fino a confondere gli specifici nomi e funzioni delle Persone Divine. Si preannuncia in tali presunte rivelazioni un imminente periodo di predominio dell’Anticristo in seno alla Chiesa. Si profetizza in chiave millenaristica un intervento risolutivo e glorioso di Dio, che starebbe per instaurare sulla terra, prima ancora della definitiva venuta di Cristo, un’era di pace e di benessere universale. Si prospetta inoltre l’avvenire prossimo di una Chiesa che sarebbe una specie di comunit� pan-cristiana, in contrasto con la dottrina cattolica.

Il fatto che negli scritti posteriori della Rydén i sopraddetti errori non appaiono più, è segno che i presunti “messaggi celesti” sono solo frutto di meditazioni private.

Inoltre la signora Rydén, partecipando abitualmente ai sacramenti della Chiesa cattolica, pur essendo greco-ortodossa, suscita in diversi ambienti della Chiesa cattolica non poca meraviglia, sembra quasi al disopra di ogni giurisdizione ecclesiastica e di ogni regola canonica e crea di fatto un disordine ecumenico che irrita non poche autorità, ministri e fedeli della sua propria Chiesa, mettendosi fuori della disciplina ecclesiastica della medesima.

Atteso che, nonostante alcuni aspetti positivi, l’effetto delle attività svolte da Vassula Rydén é negativo, questa Congregazione sollecita l’intervento dei Vescovi affinchè informino adeguatamente i loro fedeli, e non venga concesso alcuno spazio, nell’ambito delle proprie diocesi alla diffusione delle sue idee. Invita infine tutti i fedeli a non considerare come soprannaturali gli scritti e gli interventi della signora Vassula Rydén e a conservare la purezza della fede che il Signore ha affidato alla Chiesa

Città del Vaticano, 6 ottobre 1995.

 

Acta Apostolicae Sedis AAS 88 (1996) 956-957; OR 23-24.10.1995; EV 14, 1956-1957; LE 5618

Anche disponibile sul sito del Vaticano: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19951006_ryden_it.html

 

 

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Comunicato Stampa della Congregazione per la Dottrina della Fede

29 novembre 1996

    

I. Sono pervenute alla Congregazione per la Dottrina della Fede diverse domande relative al valore e all’autorevolezza della Notificazione della stessa Congregazione del 6 ottobre 1995 pubblicata ne L’Osservatore Romano di lunedì/martedì 23/24 ottobre 1995, pagina 2, riguardante gli scritti e i messaggi della signora Vassula Rydén attribuiti a presunte rivelazioni e diffusi in ambienti cattolici di tutto il mondo.

A questo proposito la Congregazione intende precisare:

1) La Notificazione rivolta ai Pastori e ai fedeli della Chiesa cattolica mantiene tutto il suo vigore. È stata approvata dalle competenti autorità e sarà pubblicata nell’organo ufficiale della Santa Sede Acta Apostolicae Saedis, con la firma del Prefetto e del Segretario della Congregazione [*].

2) In merito alle notizie che alcuni organi di stampa hanno diffuso circa una interpretazione restrittiva di tale Notificazione, fatta da sua eminenza il cardinale Prefetto in una conversazione privata con un gruppo di persone alle quali ha voluto concedere un’udienza, svoltasi a Guadalajara in Messico il 10 maggio 1996, lo stesso cardinale Prefetto tiene a precisare che:

a) come egli ha affermato, i fedeli non devono ritenere i messaggi di Vassula Rydén come rivelazioni divine, ma soltanto come sue meditazioni personali;

b) in tali meditazioni, come già precisava la Notificazione, accanto ad aspetti positivi, si trovano elementi negativi alla luce della dottrina cattolica;

c) pertanto, Pastori e fedeli sono invitati in merito a un serio discernimento spirituale e a conservare la purezza della fede, dei costumi e della vita spirituale non appoggiandosi su presunte rivelazioni, ma seguendo la Parola di Dio rivelata e le direttive del Magistero della Chiesa.

II. In merito poi alla diffusione di testi di presunte rivelazioni private, la Congregazione precisa:

1) Non è assolutamente valida l’interpretazione data da alcuni di una Decisione approvata da Paolo VI il 14 ottobre 1966 e promulgata il 15 novembre dello stesso anno, in virtù della quale potrebbero essere liberamente diffusi nella Chiesa scritti e messaggi provenienti da presunte rivelazioni. Dette decisione si riferiva in realtà all’“Abolizione dell’Indice dei libri Proibiti”, e stabiliva che – tolte le censure relative – rimaneva tuttavia l’obbligo di non diffondere e leggere quegli scritti che mettono in pericolo la fede e i costumi.

2) Si richiama però che per la diffusione di testi di presunte rivelazioni private, rimane valida la norma del Codice vigente, can 823 §1, che dà diritto ai Pastori di “esigere che vengano sottoposti al proprio giudizio prima della pubblicazione gli scritti dei fedeli che toccano la fede o i costumi”.

3) Le presunte rivelazioni soprannaturali e gli scritti che le riguardano sono in prima istanza soggetti al giudizio del Vescovo diocesano e, in casi particolari, a quello della Conferenza episcopale e della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Fonte: Vatican Information Services, 29 novembre 1996 (versione in inglese)

[*] La Notificazione è stata effettivamente pubblicata in Acta Apostolicae Sedis - AAS, vol. LXXXVIII, N.12 (5 dicembre 1996), 956-957.

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